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Nel 1924 Don Lavarello pensò di restaurare la statua della madonna posta in un edicola sulla Punta da tempo immemorabile.Fu organizzata una processione di barche che partendo dal porto di Camogli accompagnasse la statua della Madonna Stella del Mare sulla Punta. Sin dalle prime ore del mattino la più grande agitazione regnava in città [..]Il molo e le calate s’andavano intanto gremendo di folla ansiosa nell’attesa. Si può dire che ogni finestra prospiciente il mare fosse imbandierata […]Centinaia di imbarcazioni pavesate a festa raccoglievano quante persone potevano contenere […]In fondo al porto si ergeva maestoso il “Bucintoro” artisticamente arredato e pavesato a gala: è una grossa motonave della Cooperativa Pescatori S.S. Prospero e Fortunato, che recherà a bordo, sull’altarino appositamente costruito la reliquia della Vergine e trasporterà il Clero camogliese e le Autorità alla Punta della Chiappa […]Lo scampanio a festa della Parrocchiale annuncia che la processione si avvia al porto. Dal molo una fantastica sparata […]Dalla Punta risponde un’altra sparata: urlano le sirene dei rimorchiatori, la banda suona la Marcia Reale […]Sull’edicola della Stella Maris […] inizia la S. Messa […] (Don N. Lavarello, S. Nicolò-Capodimonte, Memorie)
In tempo di guerra la cappellina originaria fu demolita e la statua temporaneamente custodita nella cappella dell’albergo alla Punta. Nei primi anni ’50 con una processione venne portata la Madonnina in un’edicola alla Foce dove si trova tutt’ora. Sugli scogli della Punta pressappoco dove sorgeva la cappella originaria venne costruito un altare con un bel mosaico del pittore Dal Pozzo, su interessamento della Comunità è stato restaurato dal Comune di Camogli, che ne ha sostenuto la spesa quasi interamente, con l’aiuto di una raccolta pubblica e del Rotary di Portofino. È stato riposizionato per la festa della Stella Maris 2012.